Georges Méliès - L'homme orchestre

SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: L’homme orchestre

Titolo italiano: -

Regia: Georges Méliès

Anno: 1900 - Nazione: Francia

Genere: comico – Durata: 2 minuti

Produzione: Star Film

Didascalie: non presenti – Immagine: BN

Attori principali: Georges Méliès

Trama: Méliès, sul un palco di un teatro mostra sette sedie, si siede sull’ultima in fondo e poi si sdoppia più volte, alzandosi e sedendosi sulla sedia accanto. Sette diversi “Méliès” dialogano tra di loro in maniera molto naturale e con ognuno di loro in mano uno strumento musicale diverso. Quello al centro è il maestro e, quando si alza per dirigere, l’orchestra inizia a suonare, coi vari Méliès che si muovono scanzonati facendo espressioni e movimenti buffi.

Alla fine tutti si alzano contemporaneamente per inchinarsi e raccogliere gli applausi del pubblico, poi si rimettono a sedere. Sedendosi nella sedia accanto essi scompaiono così come sono apparsi, però questa volta si avvicinano verso il centro confluendo nel Méliès centrale, che fa sparire a più riprese le sedie finché, dopo essere scomparso e riapparso da un grosso ventaglio salito dietro di lui, si inchina e se ne va.

Storia: Marie-Georges-Jean Méliès, conosciuto come Georges Méliès (Parigi, 8 dicembre 1861 – Parigi, 21 gennaio 1938) viene considerato il “secondo padre del cinema” dopo i fratelli Lumiere e da questi si distinse per l’opposta interpretazione della “fotografia in movimento”. Mentre i Lumiere puntarono sul realismo e sull’illustrare al pubblico mondi lontani, Méliès, ne intravide le possibilità di poter applicare i trucchi da prestigiatore (lui in origine lavorava nel suo teatro come illusionista) ai film, in modo tale da poter creare tutto quello che passava per la sua fervida fantasia, creando così il cinema fantastico, fantascientifico ed assurdo.

Méliès inventò una serie di trucchi tecnici quali Il mascherino-contromascherino (l’inquadratura viene divisa in due o più parti, impressionate in momenti diversi), l’arresto della ripresa (per far apparire, sparire o trasformare oggetti e personaggi), lo scatto singolo (per muovere oggetti inanimati) e lo spostamento della cinepresa avanti e indietro per ingrandire e rimpicciolire un soggetto, il tutto comunque con l’obiettivo di stupire e divertire il pubblico, anche quando il tema trattato poteva essere particolarmente drammatico. Fondò la Star Film e nel suo grande studio di produzione tutto a vetri realizzò grandi scenografie spettacolari, dei veri capolavori di artigianato, e girò oltre 500 film. Quello che oggi tutti ricordiamo è certamente “Le Voyage dans la Lune” del 1902 che, ispirato a Giulio Verne, fu il primo film di fantascienza della storia del cinema. Non va poi dimenticato che Méliès introdusse la tecnica della colorazione manuale delle pellicole fotogramma per fotogramma, un lavoro certosino che oggi ci lascia ancor più stupefatti di fronte alla grandissima genialità di quest’uomo.

George Méliès

George Méliès

RADIO DAYS Movie

Il progetto: questo breve filmato si colloca all’interno del progetto “Art Pot” con Sara Fruner, a commento della sua poesia “Primavera”. Musicalmente scritto per due strumentisti, Fabrizio Carlin al trombone e Michele Kettmaier al pianoforte.

ART POT

Le musiche: per questo breve corto è stato utilizzato un unico brano, scritto ed arrangiato da Michele Kettmaier nel 2017. Tra parentesi la numerazione progressiva delle composizioni.

L’homme orchestre (228) – moderato 3/4

Le esecuzioni dal vivo: Il progetto “Art Pot” è stato replicato due volte, l’11 ed il 17 maggio 2017.

Méliès,_L'homme-orchestre_1

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