SCHEDA DEL FILM
Titolo originale: Shoulder arms
Titolo italiano: Charlot soldato
Regia: Charlie Chaplin
Anno: 1918 - Nazione: USA
Genere: comico
Durata: 35 minuti (versione rimontata da Chaplin nel 1959)
Produzione: First National Pictures
Didascalie: ita – Immagine: BN
Attori principali: Charlie Chaplin, Edna Pruviance
Trama: L’importanza di questa pellicola va vista nel periodo storico in cui venne presentata, ovvero il 1918, quando la Grande Guerra sembrava non finire mai ed il mondo ormai era totalmente allo sbando per i milioni di morti subiti. Contrariamente al cinema di propaganda che veniva proposto durante il conflitto, Chaplin con estremo coraggio andò controcorrente e presentò la guerra per quello che era, un massacro assolutamente ridicolo ed inutile, dove sono i semplici soldati ed i civili a subire le conseguenze delle decisioni prese dall’alto.
In questa pellicola si narra di una recluta, Charlot, che, nel campo d’addestramento, al rompete le righe, si concede un sonno ristoratore sulla sua branda. Al fronte, in Francia, nella trincea in prima linea giungono i nuovi arrivi. Charlot è tra questi e, preso possesso della sua branda nel rifugio antiaereo scavato nella trincea, è immediatamente spedito al turno di guardia. Fra l’umidità e la nebbia affiora la nostalgia di casa, subito scacciata dai colpi del nemico appostato a poca distanza. La pioggia e il fango sono testimoni della desolazione che impregna i cuori dei giovani combattenti, il cui unico conforto sono le lettere e i pacchi che le famiglie inviano loro. E quando non c’è una famiglia che scrive, come per Charlot, lo sconforto è incommensurabile. La pioggia si accanisce sui poveri ragazzi allagando il ricovero fino all’altezza delle brande, ma questo non disturberà il loro riposo, fino al comando dell’apprestarsi all’assalto quotidiano. Charlot, a dispetto del numero sfortunato di matricola assegnatogli e nonostante abbia accidentalmente rotto lo specchietto che custodiva nella tasca, tornerà vivo dall’incursione con ben 13 prigionieri tedeschi. E’ quindi l’uomo adatto alla solitaria e rischiosissima missione in campo nemico: camuffato da albero si spinge tra le file avversarie per carpirne i segreti militari, ma smascherato sarà costretto alla fuga e a rifugiarsi in una casa diroccata dove una giovane francese (Edna Pruviance) lo soccorre medicandogli le ferite riportate. Una pattuglia lo rintraccia nell’abitazione senza riuscire a catturarlo, cosa che invece avviene per la ragazza, trasportata al quartier generale del nemico e consegnata allo squallido comandante dell’avamposto che le fa chiaramente capire il destino che la attende. L’intervento di Charlot la salva dalla triste situazione e mette fuori gioco il comandante della stazione. In visita all’avamposto tedesco giunge il Kaiser in persona, accompagnato dal Principe e da alti ufficiali. Con sangue freddo Charlot indossa la divisa del comandante della stazione, riesce ad ingannare gli interlocutori e, sostituendosi agli autisti, trasporterà il Kaiser ed i due alti esponenti del comando tedesco fino al campo amico, dove verranno fatti prigionieri tra le acclamazioni ed il trionfo generale. Gli scossoni del trionfo però lo desteranno dal sonno interrompendo il suo sogno di gloria e riportandolo alla realtà del campo d’addestramento, dal quale non si era mai allontanato.
Storia: Sir Charles Spencer “Charlie” Chaplin (Londra, 16 aprile 1889 – Corsier-sur-Vevey, 25 dicembre 1977) è stato certamente il più celebre attore e regista (nonché produttore e compositore musicale) della storia del cinema del XX secolo. La sua storia ormai è piuttosto nota; pare che sia il personaggio sul quale siano state scritte il maggior numero di biografie e saggi e, nel 1992, il regista Richard Attenborough gli dedicò un film intitolato “Charlot”, interpretato da Robert Downey Jr.
Nato da due discreti attori di varietà con entrambe problemi con l’alcool, iniziò da bimbo a lavorare prima nel circo e poi in teatro. Con la compagnia di Fred Karno, dove lavorava con il fratello maggiore Spencer e con un certo Stanley Jefferson (meglio conosciuto come Stan Laurel), si recò due volte in tournee negli Stati Uniti e, la seconda volta, venne notato da Mack Sennett che, colpito dal suo stile improvvisativo e dalla sua straordinaria capacità espressiva, lo scritturò per la sua casa di produzione cinematografica, la Keystone, per la quale girò nel solo 1914 ben 35 cortometraggi. Egli non scriveva nulla, aveva in mente il film dall’inizio alla fine e lo descriveva agli altri attori durante le riprese. Già al suo secondo film si delineò il personaggio con bombetta e bastoncino che lo rese immortale in tutto il mondo e da li, la carriera fu a dir poco fulminante. Nel giro di pochi anni, dopo vari contratti sempre più ricchi, arrivò ad avere degli studios personali e fondò con Mary Pickford, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith la United Artists Corporation. Parecchi suoi film sono ormai pietre miliari della storia del cinema, basta citare “Il vagabondo”, “Il monello” o “La febbre dell’oro”, ed il suo personaggio, il “vagabondo” appunto, rimase sempre muto e girò il suo ultimo capolavoro “Tempi moderni” nel 1936, quando il sonoro aveva già preso piede da ben 9 anni. Dopo quest’ultimo film, pensò di convertirsi anche lui al sonoro, senza però indossare più la bombetta ed il bastoncino di bambù e, nel 1940, in piena Seconda Guerra Mondiale, girò “Il grande dittatore”, coraggiosissimo film con il quale ridicolizzò senza paura Adolph Hitler. Da sempre dichiarato ateo, la sua vita sentimentale è stata piuttosto travagliata e, nel 1952, venne accusato dal senatore Joseph McCarthy di comunismo e di conseguenza espulso dagli USA. Si stabilì così in Svizzera, dove morì circondato dai suoi numerosi figli il giorno di Natale del 1977.
RADIO DAYS Movie
Il progetto: l’idea di musicare “Charlot soldato” nasce all’inizio del 2014 grazie ad un bando di concorso per un lavoro sulla Grande Guerra. Per questo viene registrato e montato un breve estratto del film che verrà poi pubblicato in Youtube. Il concorso non viene vinto, però resta l’intento di fare qualche cosa da dedicare al centenario della Prima Guerra Mondiale e così nasce il progetto “La Grande Guerra nei cinema di un secolo fa”, nel quale Chaplin viene abbinato al documentario del 1912 su Trento ed a “L’affondamento del Lusitania” di Winson McCay del 1918. L’arrangiamento comprendeva il quintetto con David Andreatta cl bs – Demetrio Bonvecchio tb – Michele Kettmaier p – Claudio Lombardi b – Sergio DeCarli d. Nel demo pubblicato suona lo stesso quintetto, con però Roberto Prudel alla batteria.
LA GRANDE GUERRA NEI CINEMA DI UN SECOLO FA
Le musiche: 16 brani scritti ed arrangiati da Michele Kettmaier nel 2014. Tra parentesi la numerazione progressiva delle composizioni.
Squadra incompetente – pre intro (102) – swing 4/4
Squadra incompetente (103) – swing 4/4
Rigore militare (104) – tango 4/4
Il nemico (105) – marcia 2/4
Il nemico special (106) – marcia 2/4
Buon appetito (107) – mazurka 3/4
America (108) – swing brillante 4/4
Malinconia (109) – moderato 5/4
La guerra (110) – triste 6/8
La cattura (111) – bossa nova 4/4
Attenzione! (112) – moderato 6/8
Crollo della casa (113) – moderato 6/8
La fuga (114) – veloce 3/4
La francese 2 (115) – romantico 5/4
Nel covo del nemico (116) – shuffle 4/4
Vittoria (117) – samba 2/4
Le esecuzioni dal vivo: complessivamente 3 con “ La Grande Guerra nei cinema di un secolo fa” dal 16 gennaio al 21 maggio 2015. La registrazione del demo risale a febbraio 2014.