SCHEDA DEL FILM
Titolo originale: The playhouse
Titolo italiano: Il teatro
Regia: Buster Keaton – Eddie cline
Anno: 1921 - Nazione: USA
Genere: comico – Durata: 22 minuti
Produzione: Joseph M. Shenck Production e Buster Keaton Production
Didascalie: ing + ita – Immagine: BN
Attori principali: Buster Keaton, Virginia Fox, Joe Roberts
Trama: i primi sei minuti di questa comica l’hanno resa famosissima ed indimenticabile, poiché Keaton viene “moltiplicato” con gli artigianali effetti speciali dell’epoca ed, in un teatro, è il direttore d’orchestra, i musicisti, i ballerini, gli intrattenitori ed anche il pubblico, compreso donne e bambini. L’idea di base fu portata sullo schermo la prima volta dal grande Melies nel 1900 con “L’homme orchestre”, ma Keaton la amplia e la sviluppa notevolmente, trasformandola in storia del cinema. Tutto questo è però un sogno da cui si risveglia quando due uomini entrano nella sua stanza per portargli via i mobili: la stanza però si scopre che è il retro di un teatro dove Buster lavora come tuttofare. Qui incontra due gemelle, che vede in quattro perché riflesse su due specchi, si innamora di una delle due ma non riesce mai a distinguerla dalla sorella e, nel frattempo, deve portare avanti il suo lavoro che comporta anche il sostituire in scena una scimmia che gli è scappata ed ingaggiare una squadra di stradini per rimpiazzare degli acrobati che hanno lasciato il teatro improvvisamente. Quando la ragazza sarà in pericolo perché intrappolata nella vasca dove svolgeva il suo numero di apnea, Buster entrerà in azione inondando il teatro. Di questo film Keaton disse in seguito che fece un grandissimo errore, perché la sua idea originaria prevedeva di realizzarlo tutto da solo, dall’inizio alla fine, ma ebbe paura di dar l’impressione di voler strafare ed utilizzò quindi degli altri attori.
Storia: Buster Keaton (Piqua, 4 ottobre 1895 – Woodland Hills 1 febbraio 1966), assieme a Chaplin e Laurel & Hardy, sono in assoluto le facce più celebri e conosciute del cinema comico muto. Keaton da sempre si distinse per la sua espressione perennemente seria e stralunata a prescindere dalla situazione in cui si trovasse. Il soprannome “Buster” (in realtà egli si chiamava Joseph Frank) gli venne attribuito quando era ancora un bambino piccolo dal celebre illusionista Harry Houdini che frequentava e lavorava con la famiglia Keaton, entrambi attori di vaudeville. Il bimbo cadde rovinosamente dalle scale senza farsi niente e Houdini esclamo “What a buster!”, ovvero “Che bel capitombolo!” e da allora divenne il suo soprannome e nome d’arte. Iniziò a lavorare in teatro all’età di tre anni, specializzandosi proprio in pericolose acrobazie con i suoi genitori, tanto che questi vennero multati per sfruttamento e maltrattamento di minori. Buster però disse in seguito che non si fece mai male e, le sue capacità acrobatiche divennero un secondo marchio di fabbrica dell’attore, dopo la perenne mancanza di sorriso del suo volto. Entrò nel mondo del cinema grazie anche alla sua prima moglie Natalie Talmadge, segretaria dell’allora famosissimo comico Roscoe “Fatty” Arbuckle, che lo volle al suo fianco in diversi suoi cortometraggi. La carriera fu fulminante ed, in breve, Keaton divenne il protagonista assoluto delle sue comiche e divenne anche regista e sceneggiatore. Realizzò una prima serie di corti da due rulli (di circa 20 minuti di durata) che venne definito il suo “periodo d’oro”, fra il 1920 ed il 1923, ed in seguito iniziò a realizzare lungo metraggi. Caratteristica dei suoi film, sta nel rovesciare continuamente il senso e la logica di quello che succede, facendo diventare semplicissime delle azioni complicate ed impossibili quelle facili. Poi, contrariamente a quello che succedeva nel mondo delle comiche di allora, egli curò molto la sceneggiatura ed, anche le sue comiche più brevi, non erano semplicemente una serie di gag divertenti una in fila all’altra, ma raccontavano quasi sempre una storia. La crisi dovuta all’avvento del sonoro e le sue vicissitudini con la prima e la seconda moglie, lo portarono purtroppo all’alcolismo fra il 1932 ed il 1935, anche se Keaton continuò a lavorare saltuariamente come attore secondario in film di tutti i tipi. Ebbe poi una rinascita quando riuscì ad uscire dalla crisi, si sposò con la sua terza fedele moglie (Eleanor Norris) che rimase al suo fianco fino alla morte ed iniziò a lavorare anche con la televisione. Nel 1960 ricevette un meritato Oscar alla carriera.
RADIO DAYS Movie
Il progetto: le musiche per questo film nascono dalla voglia di sperimentare in modo più approfondito l’uso della ritmica formata da chitarra e basso tuba al posto del classico pianoforte e basso acustico. Questo corto viene quindi inserito nel progetto “Comiche a confronto - USA vs URSS” che è nato per quartetto nel 2018 e poi ripreso ed arrangiato nuovamente nel 2022 per quintetto con Ivan Marini al sax tenore e flauto, Lorenzo Sighel al sax alto e soprano, Fabrizio Carlin al trombone, Claudio Lombardi alla chitarra e Michele Kettmaier al basso tuba.
Le musiche: 17 brani scritti ed arrangiati da Michele Kettmaier nel 2017 e nel 2021. Tra parentesi la numerazione progressiva delle composizioni.
Playhouse (547) – swing 4/4-3/4
L’orchestra 2 (548) – swing veloce 4/4-3/4
Keatonian 1 (549) – in due 4/4
Miss Keaton 1 (550) – medium 3/4
Keatonian 2 (551) – in due 4/4
Risveglio tango (552) – tango triste 4/4
Risveglio beguine 1 (553) – beguine 4/4
Da scimmia (554) – andante 5/4
New Funny faces (555) – swingato in 2 4/4
Miss Keaton 2 (556) – andante 3/4
Zuavi (557) – marziale 4/4
La barba (558) – dolce 3/4
L’accetta (559) – sostenuto 3/4
Apnea in 5 (560) – up 5/4
Incastrata (561) – medium tensione 4/4
Nuova tazzina (562) – up 6/8
Risveglio beguine 2 (563) – beguine 4/4
Le esecuzioni dal vivo: Prima in quartetto presso Social Stone di Trento, nel settembre del 2018 ed in quintetto per il Cineforum di Trento nel marzo 2022.