Il titolo è forse un po’ eccessivo, visto che nessuno del gruppo purtroppo ha avuto la fortuna di trovarsi negli Stati Uniti recentemente, però quello che è stato “esportato” nell’occasione dello spettacolo “An Art Pot from the World” ha certamente dei collegamenti ai Radio Days. Come scrissi nel precedente articolo, la scrittrice Sara Fruner che collaborò con noi l’anno scorso per realizzare “Art Pot”, l’esperimento di commistione fra poesia, musica e cinema muto sonorizzato dal vivo, ha proposto qualche settimana fa a New York una nuova versione di questa “pentola d’arti varie”, mescolando le sue preziose poesie con la musica e la danza. La serata è passata, è stata un successone e vi riportiamo il link alla recensione apparsa su “La voce di New York”, dove fra l’altro compare il nome Radio Days… grazie Sara e buona lettura!